La nascita di Gesù Cristo
Uno sguardo al passato: Circa 2.000 anni fa, l’imperatore Augusto governava Roma. Ai margini dell’impero si trovava la provincia della Giudea. Ciò che accadeva lì non era di interesse generale. Tanto meno quello che accadeva in un villaggio come Betlemme. Ma ciò che accadde lì fu esattamente ciò che ancora oggi è il vero motivo del Natale. La giovane
donna Maria dà alla luce il suo primo figlio in una stalla in condizioni igieniche inimmaginabili.
Insieme al marito Giuseppe, chiama il bambino “Gesù” che significa “Dio salva”. Nello stesso momento, i pastori nei campi vivono un incontro particolare che li spaventa. Un angelo apparve nel cielo e diede loro un messaggio:
“Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore.” (La Bibbia, Luca 2:10-11)
I pastori pensarono: Se questo è vero, allora sta iniziando una nuova era.
Il Figlio di Dio compie miracoli
Circa 30 anni dopo: il bambino, nato nella mangiatoia, è diventato un uomo. Dio lo presenta al popolo come suo figlio, dicendo: “Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto.” (La Bibbia, Luca 3:22).
La gente si rende conto che Gesù è diverso. Egli trasforma l’acqua in vino, calma la tempesta, dà la vista ai ciechi e dice a un uomo paralizzato: “I tuoi peccati ti sono perdonati… Io ti dico: alzati, prendi il tuo lettuccio, e va’ a casa tua!”
(La Bibbia, Luca 5:20+24). Ed egli subito si alzò e iniziò a camminare.
Nato per morire
La gente è entusiasta di questo Gesù. Ma l’élite religiosa teme di perdere il proprio potere.
Arrestano Gesù in un’operazione fulminea. Durante l’interrogatorio, uno di loro chiede: “Sei tu… il Figlio di Dio?” Ed egli rispose loro: “Voi stessi dite che io lo sono”. (La Bibbia, Luca 22:70)
Ma essi lo derisero, lo picchiano e lo umiliano. Infine, i Romani lo inchiodano su una croce fuori Gerusalemme. Gesù, muore di una morte atroce sacrificando sé stesso. I suoi amici vengono lasciati nella disperazione.
Gesù non rimane nel sepolcro
Ma poi, dopo tre giorni, si verificò un colpo di scena: Gesù Cristo tornò in vita! Quando alcuni discepoli si recano al suo sepolcro, due angeli dissero loro: “Perché cercate il vivente tra i morti? Non è qui, ma è risorto” (La Bibbia, Luca 24:6).
Centinaia di persone lo videro in seguito e testimoniarono la sua vittoriosa risurrezione.
Mediante la Bibbia, Gesù spiega loro perché la sua morte e la sua risurrezione erano necessarie: perché Dio possa perdonare i nostri peccati e noi possiamo avere la vita eterna. Gesù torna poi al Padre suo nei cieli. Prima di ciò, affida ai suoi amici il compito di diffondere la buona notizia dell’amore di Dio in tutto il mondo.
Gesù Cristo è una realtà, non una leggenda
Gesù Bambino con i capelli biondi e le ali d’angelo che porta i regali è una leggenda. La storia di Gesù Cristo, invece, è una realtà: la sua nascita unica, i suoi miracoli, la sua morte e la sua resurrezione sono fatti storici che riguardano ogni essere umano, perché Dio ama tutti gli uomini! L’invito della Bibbia è ancora valido: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato!”.
(La Bibbia, Atti 16:31)
Chi sottomette la propria vita a Lui non deve più temere il futuro.
Durante le feste, prendetevi un po’ di tempo per leggere la storia di Gesù Cristo nel Vangelo di Luca. Qui viene spiegato perché Gesù, il Bambino Gesù, è il dono più grande.
Saremo lieti di inviarti gratuitamente un Nuovo Testamento (parte della Bibbia) o una Bibbia intera. Puoi leggere la Bibbia anche online: bible.com